La rivista Entertainment Weekly offre ancora alcune curiosità sulla realizzazione de La Ragazza di Fuoco. Ecco i 7 momenti di suspense che hanno segnato la produzione del film: dalla scelta del regista al casting degli attori fino ad arrivare ai problemi sul set.
1. Trovare un nuovo regista
A soli cinque mesi dall’inizio delle riprese de La Ragazza di Fuoco, Gary Ross, regista e sceneggiatore di Hunger Games, si è allontanato dalla saga, ritirandosi con un veloce dietrofront. Due settimane dopo, Francis Lawrence aveva battuto talenti come Bennett Miller (Moneyball) e aveva ottenuto il timone. “Non ero intimidito dalla grandezza della produzione” dice Lawrence, che aveva già diretto Io Sono Leggenda affrontando una simile situazione critica in un periodo di 12 settimane. “L’unica cosa che mi preoccupava era la sceneggiatura. Non ce n’era una”.
2. Scrivere una sceneggiatura velocemente
Originariamente, Simon Beaufoy (The Millionaire) era stato ingaggiato per scrivere l’adattamento sotto la supervisione di Ross. Quando Ross ha lasciato, Beaufoy ha fatto lo stesso. “Ma non era come rimanere senza niente in mano” dice la produttrice Nina Jacobson. “Avevamo questo gran libro.” Il regista Lawrence e l’autrice Suzanne Collins si sono chiusi per tre giorni nell’ufficio del suo editore con cibo pronto e ciocciolata. Insieme hanno iniziato a delineare il film.
3. Radunare il vecchio cast
Woody Harrelson è stato quello che ha accolto peggio il cambio di regia. “Woody è una persona veramente emotiva, fedele ed era molto legato a Gary” dice Francis Lawrence. “Perciò sono andato a New York un paio di volte per incontrare Woody così che potesse valutare come sarebbe stato. Sarei stato un rompiscatole? Gli avrei prestato la giusta attenzione? Ed è stato fantastico. Lo adoro.”
4. Assicurarsi i nuovi membri del cast
Philip Seymour Hoffman, che interpreta il nuovo Capo Stratega, Plutarch Heavensbee, è stato la prima grande conquista del film. “Siamo andati a Broadway a vederlo mentre stava recitando in Death of a Salesman” dice Jacobson. “È stato molto paziente a leggere il libro, perché non avevamo ancora una sceneggiatura. Ma lo volevamo fortemente nel film e volevamo che tutti sapessero che, anche se avevamo un nuovo regista, i nostri standard sono rimasti alti. Per questo, abbiamo puntato a attori da Oscar”.
5. Ultimare definitivamente la sceneggiatura
“Il primo terzo del libro è molto discontinuo” dice Jacobson. “Prima c’è il Tour della Vittoria, poi si va a Capitol City, si ritorna a casa e Katniss passa un sacco di tempo da sola a riflettere”. Jacobson ha ingaggiato lo sceneggiatore Michael Arndt (Toy Story 3) per ottimizzare la storia e ravvivare il nucleo emotivo. “Michael ha realizzato una prima bozza e immediatamente il film ha preso forma” dice Lawrence.
6. Creare una nuova visione
Il regista voleva rinforzare il reparto costumi e effetti speciali: “Pensavo ci fossero tantissime possibilità per i costumi, specialmente per Capitol City: i costumi dovevano essere pazzi, divertenti, ma in modo sofisticato”. È stata quindi assunta Trish Summerville, la costumista di Millennium: Uomini che Odiano le Donne. Lawrence ha anche voluto adattare la fotografia (“Non sempre è necessario che le immagini siano prive di colore o grigie) e ha portato nella crew un nuovo supervisore degli effetti visivi, Janek Sirrs (The Avengers).
7. Rimanere a galla
“Abbiamo costruito una grande parte della Cornucopia ad Atlanta” dice Lawrence. “Faceva molto freddo. Abbiamo avuto a che fare con acqua a temperature molto basse, rocce e gli stretti raggi che abbiamo realizzato. Gli attori erano demoralizzati. Alcuni giorni passavano lentamente, mentre in altri si accumulavano vari problemi logistici e dovevi capire come risolvere i problemi con le piattaforme, l’acqua, le macchine per le onde e le rocce vulcaniche”.