Sam Claflin, il nuovo membro del cast interprete di Finnick Odair, parla in una lunga intervista radiofonica con Future Radio del suo personaggio, dell’esperienza sul set de La Ragazza di Fuoco e di tanto altro ancora.
Ecco un estratto dall’intervista:
FR: Prima di tutto, sono un grande fan della saga di Hunger Games e ho letto tutti i libri. Tu avevi letto i libri, prima di ottenere la parte?
SC: Prima di ottenere la parte? No, no. È abbastanza curioso: quando sono andato per la prima volta a vedere Hunger Games, non avevo idea fosse una trilogia. Non sapevo neppure fosse basato su dei libri. Sapevo solamente che c’era tanta aspettativa intorno – era infatti chiamato il nuovo Twilight. […] Poi ho ottenuto un’audizione per la parte di Finnick Odair. Ero a Los Angeles e mi ricordo che continuavo a dire ‘Chi diavolo è questo Finnick?’. Sono andato su Wikipedia a fare quante più ricerche possibili prima del provino e fortunatamente sono stato indirizzato nella giusta direzione dal direttore del casting e dal regista stesso. Dal momento in cui mi è stata offerta la parte, ho letto i libri in cinque giorni. Non riuscivo a trattenermi: giravo le pagine e continuavo a leggere, non riuscivo più a metterli giù.
FR: Finnick è il mio personaggio preferito, credo che abbia il più grande arco narrativo nella storia e lo sviluppo del suo personaggio è brillante. Era uno dei tuoi preferiti? Spiccava sugli altri quando leggevi il libro? Pensi di aver ottenuto una buona parte?
SC: Sì, decisamente risaltava sugli altri. Ma per le ragioni sbagliate. Molto egoisticamente, era l’unico personaggio di cui mi importasse veramente. Anche se il merito dei libri è che Suzanne Collins ha creato una grande storia per ogni personaggio. […] Tutti i personaggi intraprendono un viaggio e penso che questo sia perfetto nei libri.
Sam ha discusso, inoltre, della pressione esercitata dai fan e delle aspettative sul personaggio di Finnick:
Devo dire che c’è molta pressione. Sono su Twitter e soprattutto quando c’è stato l’annuncio ci sono state moltissime reazioni negative. Alcune erano positive, ma altre davvero negative. La gente diceva che non ero nemmeno lontanamente bello quando Finnick. Ognuno ha la propria percezione della bellezza di una persona. Sostanzialmente, tutto ciò che posso fare è fare del mio meglio provando a non curarmi dei giudizi negativi. Devi concentrarti e lavorare sodo. […] Quando sei sul set, circondato da questo grandissimo cast e crew, nel bel mezzo delle Hawaii, capisci che non ti importa molto di quello che la gente pensa. Mi godo il momento finché posso.
Alla domanda se ci siano stati incidenti sul set, risponde:
Sì, ci sono stati. Non so quanto possa parlarne in realtà, visto che mi è stato espressamente chiesto di non menzionare alcuni degli incidenti che sono accaduti sul set. Devo ammetterlo, sono una persona molto, molto goffa. Ci sono state cadute dopo cadute. Io e Francis, il regista, abbiamo scherzato sul fatto che potrebbero fare un intero DVD extra con i blooper (gli errori sul set) solo per me. Perché ogni volta che dice ‘Azione!’, scivolo o cado – anche quando sono in piedi, fermo, riesco a cadere. Ci sono incidenti in abbondanza.
Gli altri argomenti affrontati sono stati il primo incontro con il regista, Francis Lawrence, in cui hanno parlato a lungo della sceneggiatura, dei romanzi, del film precedente e dello sviluppo del personaggio. Dato che i film sono destinati a un pubblico giovane, alcune scene non potevano essere esattamente come quelle del libro e per questo sono state adattate.
Sul lavoro con attori del calibro di Phillip Seymour Hoffman, Stanley Tucci, Jennifer Lawrence, Sam si dichiara fortunato e afferma, che anche se ne è un po’ intimidito, giudica fantastico essere circondato da persone del genere, che alla fine sono persone normali come tutte le altre.
Potete ascoltare tutta l’intervista cliccando qui.