Le scene di cui Francis Lawrence è più orgoglioso

Ieri vi abbiamo riportato l’intervista rilasciata a MTV del regista Francis Lawrence, in cui veniva fornito uno sguardo più approfondito alla visione e ai personaggi del film. Oggi, grazie a Hollywood Crush, giunge la seconda parte dell’intervista, questa volta incentrata sui cambiamenti de La Ragazza di Fuoco rispetto al libro e sulle scene di cui il regista si dichiara più soddisfatto.

Sul fatto se ci siano grandi cambiamenti rispetto al libro:
No, non proprio, posso dire che è un adattamento davvero fedele. Ogniqualvolta che devi adattare qualcosa che prende 12 o 14 ore di lettura in un film che deve stare intorno alle 2 ore, c’è qualcosa che deve essere tagliato. Abbiamo fatto qualche taglio. Non posso entrare troppo nel dettaglio, ma l’abbiamo fatto con Suzanne e quindi il risultato è molto, molto fedele. Abbiamo cercato di inserire quante più cose possibili.

A proposito delle scene di cui è più orgoglioso:
C’è un momento nell’arena in cui gli strateghi iniziano a far girare la cornucopia. Sono molto orgoglioso di quello. Abbiamo progettato una sequenza fantastica e creato un’isola rotante, sarà molto, molto forte. È divertente e unico e credo di non aver mai visto niente del genere.

Anche una delle primissime scene che abbiamo girato mi piace molto: è una sorta di addio a Liam prima che lei [Katniss] vada nell’arena. L’abbiamo girata quando eravamo in pre-produzione, perché avevamo bisogno di un’ambientazione estiva, con fiori, foglie e tutto il resto. Siamo usciti nel prato, sulle montagne in Nord Georgia, e ripreso questa sequenza per 3 o 4 ore. Penso sia molto bella, Jennifer e Liam sono perfetti in quella scena.

Sul fatto se abbia mai chiamato Gary [Ross, regista di Hunger Games] per ricevere consigli:
No, no, non ho mai parlato con Gary. Per l’unica ragione che avevo Nina [Jacobson], la produttrice, John [Kilik], il produttore e l’autrice Suzanne [Collins] e quindi c’erano già diverse persone con una conoscenza approfondita del materiale d’origine, in special modo Suzanne. Una delle prime cose che ho fatto quando ho ottenuto il lavoro – penso fosse cinque o sei giorni dopo essere stato ingaggiato – è stato prendere un aereo per New York, sedermi in una stanza con Suzanne e in pratica leggere il libro insieme. In quei tre giorni abbiamo creato il soggetto che è diventato la base per la sceneggiatura.

Sul Canto della Rivolta:
Io, Nina, John e Suzanne abbiamo letto il libro e creato una bozza per la sceneggiatura. Abbiamo evidenziato le nostre idee iniziali su quali momenti ci saranno e su come tutto prende inizio. In questo momento, Danny Strong è al lavoro sulla stesura del primo film. Quindi, sì, abbiamo già fatto un po’ di lavoro. Ora dobbiamo iniziare a pensare seriamente a come potremmo girarlo e cose simili.

Inoltre, Francis ha parlato dell’idea di voler mescolare diversi formati nel film. Per questo le scene dell’arena sono state riprese in IMAX. Una volta che gli spettatori saranno fuori dall’ascensore cilindrico vedranno tutto in un modo diverso.

Infine, alla domanda se la natura allegra e divertente degli attori abbia in qualche momento disturbato il processo di creazione del film, ammette che ogni tanto il set poteva diventare un po’ caotico, soprattutto grazie a Jennifer, Josh e Woody, ma che era facile riportare tutti all’ordine.

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