Avete mai riflettuto sul fatto di essere simili, o almeno molto più simili di quanto uno inizialmente potrebbe immaginare, ai cittadini di Capitol City? Perché? Semplice, perché la promozione di Hunger Games: La Ragazza di Fuoco sta riuscendo nell’intento di affascinare e stupire intere folle proprio come gli spettacoli che intrattengono il pubblico di Capitol City. E non siamo noi a dirlo, ma l’autrice del libro in persona, Suzanne Collins.
Ecco le sue parole rilasciate a Variety:
“Sono entusiasta del lavoro che Tim Palen [responsabile marketing della Lionsgate] e la sua squadra hanno fatto con il film. È adeguatamente inquietante e dà da pensare il fatto che la campagna di promozione de La Ragazza di Fuoco sta simultaneamente promuovendo anche le forme punitive di intrattenimento di Capitol City. La sorprendente immagine di Katniss nel suo vestito da sposa che stiamo usando per vendere i biglietti è esattamente il tipo di cosa che Capitol userebbe per riaccendere il suo pubblico in vista dell’Edizione della Memoria. Questo approccio dualistico è molto coerente con i libri”.
Lo stesso Palen ha poi parlato della strategia promozionale usata per questo film. Vi riportiamo alcuni interessanti estratti dall’articolo di Variety.
Sull’aver evitato il più possibile il triangolo Katniss, Peeta e Gale:
Un altro aspetto favorevole della campagna: l’ascolto dei fan. Il team di Palen è stato attento a non mostrare Lawrence, Hutcherson e Hemsworth insieme nei poster, nelle copertine delle riviste e anche agli eventi, dopo che alcuni fan (in particolare ragazzi), in seguito alla visione di Hunger Games, avevano espresso alcune preoccupazioni sul fatto che la Lionsgate stesse provando a indirizzare i film verso un altro triangolo amoroso tipo Twilight.
“La storia d’amore fa parte della storia, ma non è il fulcro della storia” dice Palen. “Fin dall’inizio, volevamo incentrare il tutto su Katniss e renderla un’eroina”.
Sull’incorporare le citazioni dai libri nei poster:
Palen ha accolto il modo in cui i fan usano le citazioni dai libri nei loro post sui social network e li ha usati come tagline nei poster. “Loro [i fan] lo hanno fatto prima di noi” afferma Palen. “È un modo per noi di parlare ai fan utilizzando il loro stesso linguaggio”.
Senza alcun dubbio la campagna di promozione di Palen si sta rivelando vincente, anche se questo, dopotutto, significa che non siamo poi tanto diversi dai cittadini della capitale.
Molte volte non mi sopporto proprio perchè mi vedo uguale ad una ragazza di Capitol City…
quindi katniss ci odia?
siamo tutti spacciati
Onestamente non vedo proprio nel primo Hunger Games il minimo accenno di triangolo amoroso!! Si vede solo Gale a disagio nell’unica scena romantica del film (che fa intuire ben altro, ma la regia non ha forzato la mano su questo, anzi!)… A volte noi fan siamo troppo precipitosi nell’esternare le nostre preoccupazioni 😀
Sì, nel primo film il triangolo amoroso è veramente appena accennato (o meglio, è accennato per i fan che hanno letto i libri). Al contrario di quello che dicono, però la scelta di mettere nei primi due trailer rilasciati il bacio tra Gale e Katniss, piuttosto che uno tra Katniss e Peeta (non si saranno baciati nemmeno una volta prima di ritornare nell’arena?) non mi sembra la strategia migliore per cercare di evitare il triangolo amoroso, poi vabbè io sono “team Gale” quindi non è che mi lamenti tanto 🙂
Ma l’articolo parla della preoccupazione dei fan dopo aver visto il primo film, in questo si rasenta il ridicolo!!!