Jennifer, Josh e Francis protagonisti della rivista Acción

Anche la rivista spagnola Acción ha avuto l’opportunità di intervistare il cast de La Ragazza di Fuoco, in particolare Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson e il regista Francis Lawrence, nel suo ultimo numero di novembre. Date uno sguardo agli scan dalla rivista e leggete alcune curiosità che il cast ha condiviso con la rivista.

JENNIFER LAWRENCE:

Qual è una delle tue scene preferite?
La scena che ero più impaziente di girare era quella con Donald Sutherland, quella in cui Katniss trova il Presidente Snow in casa sua. È un momento veramente intenso, incredibile e d’impatto. […] E il fatto di girarla insieme a Donald Sutherland ha reso l’esperienza veramente fantastica.

Questo secondo film è stato più facile da girare rispetto al primo, o più difficile?
Per alcuni aspetti, credo sia stato più facile, ma è stato più complicato per altri. Con il primo film, in pratica non avevamo idea di cosa stavamo facendo. Sapevamo come fare un film, ma è stressante realizzare un film in cui le persone ripongono così grandi aspettative o che conoscono così bene. È un po’ opprimente. Con il secondo film, avevamo lo stesso tipo di pressione, ma allo stesso tempo eravamo più tranquilli perché sembrava che al pubblico fosse piaciuto ciò che avevamo fatto finora. Quindi potevamo riproporre quello che era piaciuto, aggiungendo qualcosa di nuovo.
Per quanto riguarda la recitazione, è stato più semplice perché [Katniss] è un personaggio che ho già interpretato, quindi non ho dovuto andare incontro a quel lungo processo iniziale di conoscenza del personaggio. Allo stesso tempo, però, è complicato perché vuoi preservare gli aspetti che sono piaciuti al pubblico e aggiungere, però, qualche novità.

    

JOSH HUTCHERSON:

La Ragazza di Fuoco ha molte scene in acqua perché questa volta i Giochi si tengono in un’isola.
Diciamo che è stata una sfida. Soprattutto perché abbiamo filmato queste scene in acqua alle Hawaii, dove l’acqua è fantastica e non troppo fredda. Ma abbiamo anche girato parte del film in Atlanta, dove l’acqua è ghiacciata. C’erano mattine in cui giravamo le scene della Cornucopia ed eravamo in acqua a una temperatura credo di circa 10 gradi e anche la temperatura fuori dall’acqua non sarà stata più alta di 2 gradi. C’erano mattine in cui andavamo al lavoro e c’era del ghiaccio sulla Cornucopia e noi dovevamo comunque tuffarci in acqua. Faceva così freddo!

FRANCIS LAWRENCE:

Come hai contribuito ad adattare il libro?
La cosa su cui mi sono concentrato di più è stato adattare fedelmente il libro. Non volevo inventare nulla, perché il libro è perfetto per diventare un film. Ma nonostante questo, è sempre difficile adattare un libro al grande schermo, specialmente in termini di durata […] C’erano gli effetti speciali su cui volevo lavorare un po’.

Perché hai deciso di dividere l’ultimo libro in due film?
Questa è stata una decisione che è stata presa prima che diventassi regista del film. Avevano iniziato a discuterne e ne hanno parlato anche con Suzanne. Lei ci ha pensato un po’ e ha cercato di capire quale fosse il momento adatto per dividere il libro. Un momento su cui mi trovo perfettamente d’accordo. C’è un punto molto chiaro e netto che permette di dividere il libro in due parti, separando completamente queste due storie.

    

Quale pensi sia la chiave del successo della saga di Hunger Games?
Suzanne è partita da un’idea, una tematica, qualcosa che avesse peso e importanza nella nostra storia […] invece di partire da un’idea di un mondo e trovare, solo in un secondo momento, una tematica da affrontare. Oltre a questo, ha dato vita a un grande personaggio come quello di Katniss. Ha creato un personaggio in cui crediamo. Non è un supereroina; è una ragazza reale. Le sue decisioni sono spinte da motivazioni concrete, cose in cui tutti crediamo, come ad esempio proteggere sua sorella e le persone a lei care, e soprattutto non voler avere la responsabilità di essere parte di questa ribellione. Non vuole essere un’eroina e ha dei difetti molto reali. Penso che tutto questo la renda un personaggio universale. E se poi scegli qualcuno come Jennifer Lawrence per interpretarla, ottieni la combinazione perfetta. Più tutto il resto del cast, ovviamente.

Ecco altre curiosità emerse dalle interviste rilasciate alla rivista spagnola:

    • Ancor prima di ricoprire il ruolo di regista, Francis Lawrence era già un fan dei libri di Hunger Games e del primo film;
    • È stata proprio del regista l’idea di ingaggiare, per il secondo film, un attore del calibro di Philip Seymour Hoffman nel ruolo di Plutarch;
    • Francis Lawrence e l’autrice Suzanne Collins hanno lavorato insieme sulla sceneggiatura;
    • Jennifer Lawrence confessa che la scena peggiore da girare è stata quella dell’attacco delle scimmie ibrido. Lei e Josh sono dovuti rimanere 73 ore con i piedi a bagno in una specie di palude;
    • Le attrici che Jennifer Lawrence ammira di più sono Cate Blanchett e Meryl Streep. “Vorrei vivere la mia vita nel modo in cui lei vive la sua” dice Jennifer, alludendo alla sua capacità di tenere lontana da occhi indiscreti la sua vita privata;
    • Alla domanda “Come ti ha cambiato la vita il premio Oscar?”, Jennifer risponde scherzando che non sa neanche dove l’ha messo;
    • Parlando dei fan di Hunger Games, Josh Hutcherson dice che sono incredibili. Rivela, però: “Non uso spesso Twitter o cose del genere, perché se leggo troppe critiche negative mi dispiace. Quindi mi tengo lontano.”

    

Grazie a Real or Not Real News per gli scan!

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