Senza dubbio la colonna sonora è uno degli elementi fondamentali per un film. Vi siete mai chiesti come è nata la colonna sonora de La Ragazza di Fuoco, in particolare come sono state scelte le tracce dei vari cantanti? Billboard ci racconta come è nata questa soundtrack. Per scoprirlo vi basterà continuare a leggere l’articolo.
I primi di ottobre, i dirigenti di Republic Records hanno partecipato alla prima di un film e hanno discusso sulla promozione di una colonna sonora. Per quanto fossero orgogliosi che il film facesse il suo debutto a Los Angeles quella notte – il documentario Muscle Shoals di Greg Camalier – e che la stessa Republic rilasciasse proprio in quella occasione una colonna sonora (e una nuova canzone: la cover di Alicia Keys Pressing on di Bob Dylan), il successivo progetto cinematografico, Hunger Games: La Ragazza di Fuoco, prometteva di avere una portata ancora maggiore.
Diciannove mesi prima, Hunger Games era diventato il primo film di un franchise lanciato a marzo. Il film rimase in testa ai box office per quattro settimane intere, guadagnando 408 milioni di dollari negli Stati Uniti e altri 283,2 milioni di dollari nel resto del mondo, secondo i dati riportati da Box Office Mojo. La colonna sonora The Hunger Games: Songs From District 12 and Beyond supervisionata da Bone Burnett era dominata dal singolo di Taylor Swift realizzato in collaborazione con The Civil Wars, Safe and Sound – debutto numero 1 su Billboard 200, con 480000 copie vendute, secondo Nielson SoundScan. A febbraio, Safe and Sound ha anche vinto un Grammy Award come migliore canzone scritta per un film.
Inutile dire che le possibilità musicali per Hunger Games sono cresciute col tempo. La conversazione a Los Angeles in quella serata di ottobre era incentrata sul rilasciare su iTunes i tre singoli in contemporanea e sponsorizzarli alla radio sei settimane prima del debutto del film. È stata anche valutata la possibilità che gli artisti della colonna sonora facessero delle apparizioni nei talk show televisivi. […]
“La prima traccia, arrivata a marzo del 2012, verrà rilasciata il 13 novembre” ha detto il vicepresidente esecutivo, Tom Mackay. “In quel lasso di tempo la nostra compagnia è davvero cresciuta. E ha raccolto band come Of Monsters and Men, The Weeknd, Lorde, Phantogram. È eccitante avere questo tipo di band associate alla colonna sonora, ma è anche una conferma dello sviluppo dell’etichetta. Credo anche che questi artisti fossero seriamente interessati a partecipare”.
Solo alcuni elementi della colonna sonora di questo film ricordano quelli di Hunger Games. Mackay e Lionsgate riconducono la musica del film a Tracy McKnight che, ancora una volta, ha messo una singola persona al controllo delle tracce. Invece di Burnett – che aveva gestito la produzione di Songs From District 12 and Beyond – hanno scelto come supervisore delle musiche Alexandra Patsavas, che aveva già supervisionato la serie Twilight per la Summit, casa di produzione che è stata unita alla Lionsgate nel 2012. Come per Songs From District 12 and Beyond, agli artisti che erano fan della trilogia di Suzanne Collins è stato chiesto di scrivere canzoni che si ispirassero agli eventi che accadono ne La Ragazza di Fuoco per un album musicale letteralmente ispirato al secondo libro della trilogia. Le canzoni non appariranno all’interno del film, ma i fan riconosceranno lo stesso a quali parti della storia si riferiscono.
“Onestamente, l’obiettivo era quello di raccontare la storia attraverso la musica” dice Patsavas, “e creare una colonna sonora che riflettesse nel film quello che avviene nel libro.”
È stata creata una lista di 20-25 artisti ed è iniziata l’azione. È stato chiesto loro di inviare delle demo che le squadre musicali hanno ritoccato per assicurarsi che i testi coincidessero con l’azione del libro La Ragazza di Fuoco. Una volta che il regista Francis Lawrence (conosciuto per Io sono leggenda e per Come l’acqua per gli elefanti) ha capito che il film stava procedendo bene, è stato mostrato il lavoro a Christina Aguilera, ai Coldplay e a Sia. L’altra dozzina di artisti ha, invece, scritto le canzoni basandosi puramente sui libri.
“Ogni cosa è stata attentamente considerata e ogni artista selezionato è significativo per i fan del libro” continua Patsavas.
A differenza della prima colonna sonora, dove Burnett era l’unico produttore, questa volta agli artisti è stato permesso di registrare per conto loro. “In questo modo volevamo abbandonare il concetto che un produttore produce tutto” spiega Mackay. “Senza T Bone Burnett nel primo film non avremmo mai avuto i gruppi nell’album [Maroon 5, Taylor Swift e Arcade Fire]”.
“In pratica abbiamo detto: queste sono le regole, inviate una demo e noi vi supporteremo per crearla, ma, una volta che la demo è stata approvata, siete liberi di fare ciò che volete con chi volete. Credo che molti gruppi fossero eccitati dall’autonomia sugli aspetti produttivi che gli abbiamo dato”.
Silhouettes dei Of Monsters and Men è stata registrata in un’unica sessione di ventidue ore nel Blackbird Studio di Nashville durante il tour americano della band islandese. Jacquire King ha prodotto la traccia alle nove del mattino e ha preso un bus per un viaggio di tre ore per correre a un festival nel quale, quella stessa sera, si è esibito in una performance acustica. Ragnar Porhallsson ha avuto lo spunto iniziale per la canzone, mentre Nanna Bryndís Hilmarsdóttir ha collaborato per il testo.
“L’idea che abbiamo avuto” dice Porhallsson “è stata quella di ottenere alcune delle atmosfere dal nostro album e dal primo film. È strano leggere un libro e scriverci una canzone. Non avevamo mai fatto nulla del genere prima”.
Wesley Schultz dei Lumineers è stato incuriosito nel vedere la spilla con la ghiandaia imitatrice che Patti Smith indossava al Clive Davis’ pre-Grammy’s party. Ha iniziato a leggere i libri e ha scelto di incentrare l’attenzione sul personaggio di Gale Hawthorne, l’amico d’infanzia della protagonista Katniss Everdeen (interpretata da Jennifer Lawrence) e un rivale in amore di Peeta Mellark.
“Ero interessato dalle sue idee” afferma Schultz parlando della canzone dei Lumineers, Gale Song. “È un uomo nell’ombra, che rimane dietro le quinte mentre Katniss divide la scena con Peeta”.
Uno dei primi singoli de La Ragazza di Fuoco, Elastic Heart, ha avuto uno sviluppo diverso, all’infuori dal mondo di Hunger Games. Il tutto è iniziato come una traccia che Diplo ha inviato a due persone, Sia e Dr. Luke. La reazione di Sia è stata immediata: “Per la prima volta, ho chiamato qualcuno e gli ho detto: Non inviare quella traccia a nessuno, domani pagherò per il brano” ricorda. “E lui mi ha risposto: non devi pagare per quella, è tua”.
Sia ha scritto le parole per la canzone, nella speranza che Katy Perry volesse registrarla, forse per La Ragazza di Fuoco. Quando Perry ha rifiutato, Sia l’ha cantata, nella speranza di attirare l’attenzione di Republic. Quando il suo manager è stato chiamato, Sia ha dovuto riscrivere il testo per adattarlo al film. “È fantastico partecipare ad un franchise come questo” dice “perché prevede già buona parte [della promozione]“.
Elastic Heart è uno dei tre singoli offerti come download istantanei per le prevendite dell’album su iTunes, ha raggiunto la ventinovesima posizione della classifica su Billboard Pop Digital Songs e ha venduto ventinovemila copie. Le canzoni sono anche passate alle radio mesi prima dell’uscita del film, il 22 novembre [negli USA]. Atlas dei Coldplay è stata inviata dalla radio Triple A il 9 settembre, We Remain di Aguilera si è aggiunta il 14 ottobre, mentre Elastic Heart di Sia è uscita il 21 ottobre.
“Abbiamo sempre avuto l’idea di far uscire più singoli di artisti diversi e di generi diversi che non si calpestino l’un l’altro alla radio” spiega Mackay. “I Coldplay hanno un genere alternativo, Christina Aguilera ha un bellissimo brano e Sia ha una canzone ritmica per la Top 40. Il tutto ha funzionato bene […]“.
La colonna sonora – composta da dodici canzoni nella versione standard, 15 in quella Deluxe – offre una grande varietà di brani. Smith, The National e i Lumineers hanno contribuito con tracce folk sorrette dalla chitarra acustica. Santigold ha unito elementi elettronici e rock in Shooting Arrows at the Sky. Atlas, che sarà suonata durante i titoli di coda (la cui melodia è stata in parte adattata alla colonna sonora di James Newton Howard), ha la calma fermezza per la quale il gruppo è conosciuto. Il linguaggio dell’acqua e del fuoco impregna la canzone, come i temi della capacità di recupero.
“Avendo una diversa esperienza musicale [rispetto al primo film] si ottiene una bella combinazione di generi diversi” dice McKnight della Lionsgate. “Questa volta, c’è la differente sensibilità di ogni artista e una buona riflessione sugli argomenti della storia.”
Lorde, che ha realizzato il suo album mentre venivano richiesti i brani per la colonna sonora, ha rielaborato Tears for Fears in un’incalzante lamento. È l’unica cover che appare in entrambe le colonne sonore di Hunger Games, ma Mackay e la sua squadra sono convinti che si adatti alla storia del film.
“Non ha avuto tempo per comporre una demo, inviarla e rispedirla una volta modificata [se ci fosse stato bisogno di cambiamenti]“ dice Mackay, attribuendo al presidente Lava, Jason Flom e al manager di Lorde, Scott Maclachlan, l’idea e l’esecuzione. “Come molte canzoni in questo album, si tratta di un salto artistico. Quando l’abbiamo sentita, eravamo stupefatti di come aveva trasformato la canzone. È difficile non pensare al Presidente Snow e a Capitol City del film e dei libri.”
Mackay, McKnight e Patsavas sottolineano la varietà degli artisti della colonna sonora grazie agli sforzi combinati del team per utilizzare ciascun punto di forza e di connessione. […] “È fantastico quando hai un libro che coinvolge persone di ogni età intorno al mondo. Sappiamo di aver creato un album nel quale c’è qualcosa per ognuno di loro”.
Nella speranza di ampliare l’interesse internazionale, sono state aggiunte delle tracce di artisti locali per il territorio europeo e del Sud America. Hombre a Tierra, dalla band alternativa spagnola Lori Meyers, è una canzone che sarà aggiunta in Spagna, America centrale e Sud America. Again, degli ABBY, sarà, invece, inserita in Germania e Austria; e 13, del gruppo rock di San Paolo CPM22, sarà ascoltata in Brasile.
“È qualcosa che non abbiamo fatto con il primo album” ammette McKnight “Abbiamo avuto molti confronti con Republic. E abbiamo contattato direttamente questi artisti per facilitare la cosa. La speranza (relativa all’aggiungere alcune tracce internazionali a quelle della colonna sonora americana) è quella di promuovere gli album nei vari paesi alla TV e alla radio. Gli artisti potranno, inoltre, esibirsi nelle varie première mondiali. Si tratta di un’unica strategia globale alla quale stiamo ancora lavorando”.