In un’intervista esclusiva rilasciata al TIME, l’autrice Suzanne Collins rivela alcuni particolari riguardanti la sua ispirazione per il personaggio di Katniss, la scelta dell’arco come arma per la nostra eroina, il personaggio in cui maggiormente si rivede. Questo e molto altro negli estratti all’interno dell’articolo.
Vi riportiamo gli estratti più curiosi da questa lunga intervista:
Cosa ha ispirato Katniss?
Suzanne: Katniss era un personaggio quasi del tutto formato, ad esempio, il fatto che fosse una tiratrice con l’arco, che fosse l’unica a dare sostegno alla sua famiglia, che fosse un personaggio da ammirare, ma allo stesso tempo non perfetto. […]
E poi è piuttosto divertente perché, quando mi sono messa a scrivere il libro, volevo che […] fosse raccontato al passato in terza persona. Poi ho iniziato a scrivere ed è venuto fuori in prima persona presente. È stato come se Katniss insistesse per raccontare la storia, quindi sono andata avanti in questo modo. È entrata subito nella mia testa.
Parlando dell’arma che contraddistingue Katniss, l’arco, Suzanne dice:
Suzanne: Avevo bisogno di un’arma che Katniss usasse in modo credibile. Non usata come per magia, ma utilizzata realmente. Non poteva avere nessun’altra arma, ma poteva costruirsi un arco con quello che trovava nei boschi, se solo sapeva farlo, e suo padre costruiva archi. Realisticamente, poteva usare di nascosto un arco e allenarsi. Devi essere, infatti, molto brava con l’arco per sfamare la tua famiglia e la sua abilità è stata duramente guadagnata. Non è qualcosa che impara magicamente quando qualcuno la attacca.
Avevo anche bisogno di un’arma che potesse essere adottata in una zona di guerra. Ecco quindi l’arco, che può essere realmente usato in un combattimento.
È Katniss il personaggio in cui ti identifichi di più?
Suzanne: Lei è il personaggio che, nella mia mente, faccio difficoltà a distinguere da me stessa, ma quando faccio un passo indietro e riguardo la saga non è il personaggio con cui mi identifico di più.
Chi sarebbe allora?
Suzanne: Non è un gran complimento da farsi, ma direi Plutarch Heavensbee.
Veramente?
Suzanne: [SPOILER sulla trama] Sì, perché lui è il Capo Stratega. Plutarch crea la storia, l’arena e manipola i personaggi (uno scrittore non è poi così diverso da uno stratega). E Plutarch è la mente della ribellione… Io non creo arene o cose del genere, ma se consideriamo il lato creativo, in pratica facciamo lo stesso lavoro.
Dimmi di Finnick e Johanna. Sono personaggi molto complessi, in bilico tra l’essere indicibilmente terribili e incredibilmente attraenti.
Suzanne: Sono due dei miei personaggi preferiti. Finnick e Johanna sono due persone che stanno vivendo la loro vita da vincitori. Non hanno solo affrontato gli orrori dei Giochi, sono anche arrivati dall’altra parte, a una vita che dovrebbe essere di eterno lusso e piacere, ma hanno scoperto che non è niente di tutto ciò. Sono stati corrotti da Capitol City. Se cercano di fare resistenza, vengono puniti attraverso l’uccisione o la tortura delle persone che amano. Entrambi hanno sviluppato un personaggio da mostrare a Capitol City, che è l’unica cosa che Katniss conosce di loro. Ma naturalmente sotto [c’è dell’altro]: sono una specie di personaggi “a cipolla” e, se togli gli strati esterni, scopri sempre di più di ciò che hanno patito. Haymitch è un altro di questi personaggi (tutti i tributi vincitori in effetti lo sono).
Con le tue esperienze in campo televisivo, eri tentata a fare una comparsa nel film?
Suzanne: No, per niente.
Proprio per niente? Francis?
Francis: L’avrei fatta comparire se avesse voluto. Magari nella scena della Festa dei Vincitori o qualcosa di simile.
Suzanne: No.
Francis: Dovevamo farti intravedere da qualche parte.
Suzanne: Non voglio comparire. […] Non sono molto a mio agio davanti alle telecamere.
Chi è interessato a leggere l’intervista completa a Suzanne Collins e Francis Lawrence, trova qui tutti i link utili delle varie parti in cui è stata divisa:
se ci riuscite potreste tradurla in italiano tutta l’intervista perché io per mia sfortuna so proprio poco di inglese, giusto quello che ci insegnano a scuola ma penso di essere giustificata perché sono solo alle medie.
vi potrebbe interessare la foto della mia torta di compleanno ci sono su katniss e peeta e la scritta” che la fortuna possa sempre essere ha vostro favore” se vi interessa cercherò di mandarvela
Abbiamo deciso di tradurre questi estratti perché le parti restanti erano dichiarazioni più o meno già note 😉
ok grazie
può interessarvi la torta?
Bell’intervista! Al momento ho solo letto i pezzi tradotti, e la prima cosa che ho pensato, leggendo le dichiarazioni della Collins sulle sue iniziali intenzioni di scrivere la storia al passato e in terza persona è che Katniss non si fa mettere i piedi in testa proprio da nessuno (nemmeno dalla stessa autrice!). Interessante l’accenno ai vari personaggi, che poi sono uno dei punti di forza del libro, proprio perchè sfaccettati e assolutamente imperfetti!