Nell’intervista del TIME, insieme a Suzanne Collins, c’era anche il regista Francis Lawrence che ha parlato de La Ragazza di Fuoco, rivelandoci quali sono state le sfide più grandi che ha dovuto affrontare sul set e un divertente aneddoto dal provino di Jena Malone.
Come hai mostrato il cambiamento [di Katniss]?
Francis: Anche se è nei luoghi che ama, i boschi, penso ci sia uno sguardo diverso in lei, lo definirei uno sguardo vuoto. È ancora scioccata e non riesco a tirar fuori dalla sua testa certi pensieri e immagini. Molto spesso, nei primi minuti, ha dei flashback dei Giochi.
Parlami di qualcosa che hai trovato difficile e più duro di quanto ti aspettassi.
Francis: La Cornucopia è stata una cosa molto difficile. Per creare l’arena, abbiamo costruito la Cornucopia e alcuni spicchi su un’isola, mentre le piccole piattaforme d’ingresso in un bacino d’acqua ad Atlanta. Non potevano girare fino a metà novembre; così l’acqua era torbida e a una temperatura di 4 gradi. Non era il massimo. E quindi muoversi e far entrare e uscire le persone dall’acqua a 4 gradi è stato veramente, veramente difficoltoso. Da un punto di vista medico, non ci era neanche consentito avere Mags in acqua perché era troppo fredda e questo avrebbe alzato la sua pressione sanguigna.
E poi scherza, dicendo che almeno nel Canto della Rivolta non c’è acqua.
Francis, hai pensato a quale fosse la linea da non oltrepassare per quanto riguarda il fatto di mostrare scene di violenza?
Francis: Mi ricordo che quando ho letto Hunger Games per la prima volta, anche se non ero ancora per nulla coinvolto, ho pensato che doveva essere molto insidioso […] Mi dicevo ‘Accidenti, i bambini in pericolo di vita è una cosa rischiosa per la censura e mostrare ragazzi che uccidono altri ragazzi è rischioso.’ Io mi sono confrontato con qualcosa di diverso perché ci sono molti meno minori ne La Ragazza di Fuoco. Abbiamo a che fare con un’arena piena di vincitori, quindi ora c’è la donna ottantenne e Katniss e Peeta che credo siano i più giovani.
E poi c’è meno violenza tra uomo e uomo in questo film. L’arena in se stessa diventa molto più mortale. Quindi ero molto meno preoccupato di quello che sarei stato se avessi girato il primo film.
Parlando del provino di Jena Malone, Francis conferma quello che l’attrice aveva rivelato in una recente intervista: ovvero, di aver quasi spaventato il regista durante il provino.
Francis: Sapevo che stava entrando Jena Malone e conoscevo molti dei suoi film precedenti, ma non l’avevo mai incontrata. È entrata nella stanza già nei panni del personaggio. I suoi occhi erano infuocati, era infuriata per qualcosa – voglio dire mi ha intimorito quando è entrata nella stanza. E poi ha recitato ed è stato incredibile. Interpretava il personaggio in un modo a cui nessuno si era neanche avvicinato e, poco dopo, ha ottenuto la parte.
Hai letto le reazioni dei fan online? Hai seguito cosa hanno detto su Twitter rispetto al cast?
Francis: Sì, abbastanza. […] Ma devo dire che quando ho accettato questo ruolo sono stato offline per circa una o due settimane. Ero piuttosto agitato.
[…] Credo che la più grande controversia sia stata riguardo alla scelta di Finnick. Ognuno aveva la propria idea di come sarebbe dovuto essere. Sai, alcuni lo immaginavano della stazza di Chris Hemsworth in Thor, mentre per altri Sam Claflin è perfetto.