Il problema del Canto della Rivolta: troppa violenza nel film?

In assenza di altri materiali provenienti dal set de Il Canto della Rivolta, si continua a riflettere sugli ultimi film della saga. Dopo aver parlato del loro tono cupo e oscuro, ora è il momento di capire quali elementi della storia potrebbero non funzionare sullo schermo, soprattutto a causa dell’alto tasso di violenza presente nel libro per un film rivolto essenzialmente ai giovani.

[CONTIENE SPOILER SULLA TRAMA]

Den of Geek ha pubblicato questo interessante articolo su quello che viene definito The Mockingjay Problem, il problema principale del difficile adattamento de Il Canto della Rivolta, sicuramente il libro più controverso e da molti meno apprezzato della saga:

Sia Hunger Games sia La Ragazza di Fuoco sono stati classificati PG-13 [contenuto inappropriato ai bambini sotto i 13 anni] e ciò significa che, considerato il soggetto del film, i produttori hanno dovuto trovare dei modi molto intelligenti di aggirare la violenza presente nella storia. […]

Ma Il Canto della Rivolta ha un impressionante numero di vittime. Come realizzeranno le scene in cui i bambini e i medici, inclusa la sorella di Katniss, sono uccisi dalle bombe dei ribelli, per esempio? È probabile che useranno il punto di vista di Katniss, tenendo la sua vista oscurata e staccando l’inquadratura al momento giusto per evitare qualsiasi spargimento di sangue, ma anche così, è una scena piuttosto dura per un film “per bambini”.

Non si tratta solo di un paio di scene violente su cui ci si può lavorare, ma l’intera trama è incredibilmente cupa, pervasa di morte e disperazione. […] È nel Canto della Rivolta che scopriamo anche cosa è accaduto ai vincitori dopo i Giochi – la maggior parte di loro è stata essenzialmente costretta alla prostituzione, assunti da chiunque nella capitale potesse permettersi i loro servizi e se decidevano di rifiutarsi, i loro cari sarebbero stati uccisi. È un elemento importante e significativo di entrambe le storie di Finnick e Johanna. Ma non è adatto a un rating PG-13, no?

Nell’articolo vengono affrontati anche altri elementi che potrebbe essere difficile riproporre sul grande schermo:

  • Katniss sta soffrendo ancora di più per lo stress post-traumatico e passa la maggior parte del tempo a cercare di nascondersi dal mondo circostante, con la conseguenza che per lunghi periodi di tempo non accade molto in termini di storia. Quando qualcosa, invece, accade, è violento e brutale e in genere implica la morte di almeno uno dei personaggi più amati.
  • L’epilogo non consiste in un lieto fine per Katniss e Peeta, ma in un finale amaro, in cui i due protagonisti (nonostante la famiglia e la vita apparentemente felice) sono ancora profondamente traumatizzati dalle esperienza passate.
  • Il triangolo amoroso che si è visto nei film precedenti non ci ha preparato a quello che accadrà nel prossimo capitolo, nei film, infatti, non è chiaro cosa Katniss provi realmente per Peeta.
  • La comparsa del Distretto 13 manca di una vera e propria spiegazione a riguardo, non inserita ne La Ragazza di Fuoco.
  • Gli ibridi del libro potrebbero essere inadatti a essere proposti sul grande schermo, come le lucertole-ibrido che odorano di rose. La CGI dovrà essere realizzata con attenzione per non far apparire fuori luogo o addirittura ridicole alcune scene.
  • Personaggi e trame aggiunti (come Antonius, il ministro del Presidente Snow) nonostante i tanti, nuovi personaggi già presenti nel libro.
  • La spiegazione dei simboli, in particolare della ghiandaia imitatrice come simbolo del fallimento di Capitol City. In passato, durante la scorsa ribellione, il governo di Capitol aveva creato le ghiandaie chiacchierone per spiare e riportare le conversazioni dei ribelli. Le ghiandaie chiacchierone, però, accoppiatasi con gli uccelli mimo, avevano dato vita a una nuova specie, le ghiandaie imitatrici appunto. Le ghiandaie, dunque, proprio come Katniss, rappresentano un fallimento per Capitol City. Tutta la storia è piena di simboli e di ciò che essi rappresentano, ma riusciranno i produttori a far emergere questo anche nei film?

Cosa pensate di queste considerazioni?

  1. Salvatore

    Personalmente alla fine del terzo libro la mia felicità non era la stessa di quella provata nello sfogliare le pagine dei primi due capitoli. Perciò per il mio punto di vista la vedo dura proporre una trasposizione cinematografica all’altezza dell’ultimo film considerando anche il successo che sta riscontrando. I Media si aspetteranno sicuramente un terzo e un quarto film ancora più belli dell’ultimo. E considerando che il paragone tra i libri gioca a sfavore dell’ultimo capitolo, sarà arduo quantomeno emulare il successo al botteghino. Ma se la Collins darà ancora una mano alla sceneggiatura del film a Lawrence insieme potrebbero trovare la soluzione ideale per creare altri due nuovi film di successo. Personalmente oltre alla bravura di Jennifer e la bellissima storia, nell’ultimo film mi ha entusiasmato e convinto il finale quindi magari interrompere la Parte 1 in un punto strategico della storia sarebbe un fattore critico di successo per la pellicola. Mentre come ben sappiamo l’ultima parte finirà con Katniss a caccia come è giusto che sia. Ci sono troppi interessi da salvaguardare: da una parte i fan del libro e dall’altra i media. Entrambi si aspettano un gran film, ma diversi sono i punti di vista. Personalmente confido molto nel regista e negli sceneggiatori. Chissà se il franchise Hunger Games supererà quello mostruoso di Harry Potter, in termini di media per film ovviamente. Ce lo auguriamo tutti!!!

  2. Tessa

    La trilogia di Hunger Game E’ violenta. Non ci si può aspettare nulla di meno di quello che è giusto. Poi, insomma … io sono crsciuta guardando Criminal Minds, NCIS e altre cose del genere, ci sono bambini che a sei anni giocano con videogiochi MOLTO violenti e guardano film come, per fare un esempio, Terminator o roba del genere. Trovo stupido etichettare HG per persone dai 13 anni in su … Poi sarà il genitore che, guardando il trailer del film, non porterà il bambino al cinema … insomma, lo capiamo che HG non è Harry Potter ( come numero dei morti ci siamo quasi, ma il genere e lo svolgimento delle vicende sono assolutamente differenti. Nulla togliere a HP, ho visto i film, carini ma con un pò di roba che non va, e ho letto i libri, *.*)
    Per concludere questo post che nessuno leggerà, comunque, io non mi porrei il problema della troppa violenza. Prima c’erano 24 ragazzi che dovevano ammazzarsi tra loro, ora una guerra civile … cosa dovrebbero fare i personaggi, decidere le sorti di Panem con una gara di corsa campestre?
    Per quanto riguarda il finale del libro … cavolo, Katniss è una sopravvissuta che cerca di rimettere insieme i pezzi con un fare piuttosto egoista si, ma chiunque penserebbe a se stesso in una tale situazione, e Peeta è totalmente cambiato dopo il lavaggio del cervello!
    Infine, si finalmente la fine u.u, la storia della prostituzione dei vincitori. Non mi sembra particolarmente dura. Insomma, noi italiani ne sappiamo qualcosina a riguardo no? *ogni riferimento politico è puramente casuale*
    Ho 15 anni, non sono affatto matura, non pretenderei mai di esserlo a questa età, ma questa è la mia opinione.

  3. annucca

    Il canto della rivolta senza vittime non può essere fatto sarebbe osceno sia per susan sia per noi fans.
    Le scene di lotta e le vittine ci sevono essere anche se alcune persone preferirei che non morisero. Tipo Finnick, Prim, Boggs che tristezza.

  4. Veronica

    Concordo con chi dice che il problema non è tanto la “violenza in sè” (oggettivamente, non è che i primi due libri di Hunger Games fossero questa caramella zuccherosa di bontà, nel primo si parlava di ventiquattro ragazzi mandati in un’arena per uccidersi, e anche nel secondo – anche se non ci sono più solo adolescenti nell’arena – lo scopo principale dei giochi è uccidi per non essere ucciso) la bravura della Collins- a mio avviso- è stata quella di scrivere tre romanzi dove la violenza ha comunque un ruolo centrale, ma senza mai eccedere nei dettagli (ad esempio ho trovato molto più disturbante leggere degli allenamenti di Divergent, dove due sedicenni si massacrano di botte, piuttosto che la morte di Rue o Prim nella saga di Hunger Games). Quindi il problema più grande sta nel come questa violenza verrà mostrata sul grande schermo.
    Concordo anche con chi dice che edulcorare troppo il libro sarebbe una mancanza di rispetto verso i lettori dei libri, perchè -ancora secondo il mio punto di vista – anche quelle morti così ingiuste (soprattutto quelle di Prim e Finnick) hanno dato più forza al romanzo, rendendolo credibile. Non voglio passare come quella senza cuore, ma nel terzo libro ci troviamo nel mezzo di una guerra, e questa non fa tante distinzioni su chi deve vivere o morire, purtroppo.
    Un ragionamento simile vale per il finale del libro, che è un pugno nello stomaco; ma davvero Katniss e Peeta avrebbero potuto vivere “felici e contenti” come le principesse delle fiabe, dopo tutto quello che hanno vissuto? Per me no, semplicemente perchè il passato non si può cancellare completamente ed è normale che continuino a “leccarsi le ferite”, anche a distanza di quindici, vent’anni dalla fine della guerra.

  5. annucca

    hunger games è un pò violento ma non tantissimo, si il canto della rivolta avrà più vittime ma è questo il bello del terzo libro. io fra tutti e tre adoro proprio questo e togliere delle parti sarebbe un errore enorme oltre che deludente per i fans. spero che non facciano stupidate e che realizzino uno splendido film come i precedenti.
    Il terzo è pieno di tristezza per i morti che ci sono si ma è anche pieno di momenti felici. Il CANTO DELLA RIVOLTA è la parte in ui capisci tutto quello che Susan voleva far capire hai lettori e risolve tutti gli intrighi svolti durante i primi due libri, io lo adoro per questo. io ho pianto diciamo per tutto il libro e vorrei fare lo stesso durante il film quindi NON FATE STUPIDATE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  6. Luca

    Io non trovo nessun problema di violenza ne IL CANTO DELLA RIVOLTA…. gli Hunger Games già dall’inizio sono nati come giochi ….si ma giochi al massacro….dove solo un concorrente NON VINCE MA SOPRAVVIVE …. quindi già che si va verso una ribellione e rivoluzione e quindi guerra contro Capitol City per forza di cosa ci saranno delle morti…se non ci fossero scene di uccisioni e morti si snaturerebbe tutto quello che ha scritto la Collins nel l’ultimo libro! In tutto ciò confido sia nel regista che negli sceneggiatori che poi come per i primi due film sono affiaccati dalla scrittrice stessa quindi saranno fedeli al libro anche stavolta….che poi dato che le parti saranno due i riferimenti saranno anche molti di più !!! Per quanto riguarda il finale…beh quello del libro è bello ma crudo tornare alla normalità per Katniss e Peeta con tutto quello che hanno passato non sarà facile…forse sarà proprio la parte più difficile da far corrispondere da libro a grande schermo…. NOVEMBRE è ANCORA LONTANO PURTROPPO….QUINDI PER TUTTO IL TEMPO CHE MANCA….CHE LA SORTE POSSA ESSERE SEMPRE A VOSTRO FAVORE!! 😉

  7. domy

    Il libro è bello, ma ci sono due cambi di rottta, il primo quando Peeta è prigioniero, e dove lei si tormenta e soffre per lui, e il secondo dove Peeta viene liberato e “deviato” dove invece di ricevere comprensione da Katrine, riceve odio, un allontanarsi….è qui che trovo esagerato come cambio….Penso che il finale sia giusto, anche se, forse la Collins poteva sprecare due righe in più sui loro di sentimenti, anche se, sono devastati dalla guerra e da quello che hanno subito, forse un finale più romantico, dove alla fine, fa capire che è sempre stato Peeta il suo “preferito”, anche perchè nei primi due film, traspare il suo sentimento verso Peeta…

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