Lo scenografo del Canto della Rivolta parla delle location del film

Philip Messina, lo scenografo di tutti i film della saga di Hunger Games, in un’intervista con Flickering Myth, ha parlato del suo lavoro per il terzo e quarto film del franchise, menzionando anche le città europee che faranno da location per le scene dell’ultimo film.

Creare le ambientazioni per una saga di questa portata è sempre stato un compito molto arduo, anche se ha certamente aiutato la collaborazione dell’autrice. Suzanne Collins è stata, infatti, coinvolta nel processo creativo in modo che non si creasse una discontinuità tra ciò che era descritto nel libro e ciò che si sarebbe visto nei film.

“Quando vengono sollevate delle domande su come le cose debbano apparire nel film, prendiamo sempre ispirazione dal libro. […] Nel mio ufficio ho pagine di tutti e tre i libri a cui costantemente ci riferiamo per cercare di realizzare nel cose nel modo giusto”.

Philip Messina sta attualmente lavorando a Il Canto Della Rivolta – Parte 1 e 2, capitoli che subiscono un’evoluzione non solo dal punto di vista della storia, ma anche da quello visivo. In particolare, con il quarto e ultimo film, esploreremo più a fondo la capitale, le cui scene verranno riprese tra le strade di Parigi e Berlino (maggiori approfondimenti sulle location europee qui):

“Nel Canto della Rivolta partiamo con il Distretto 13 che non è mai stato mostrato eccetto che in due inquadrature de La Ragazza di Fuoco. Ci sono dei richiami al lavoro che ho fatto nel primo film con Gary [Ross] e a quello de La Ragazza di Fuoco, ma ora andremo nelle strade della capitale dove non siamo mai stati prima. Una guerra civile avrà luogo nella capitale. È una svolta naturale. […]

Il Canto della Rivolta, specialmente la seconda parte, si svolgerà tra le strade di Capitol City. Stiamo usando alcune location in Europa, in particolare a Parigi e Berlino. Abbiamo cercato posti che fossero architettonicamente coerenti rispetto al nostro film e che fossero anche percepiti come veri. Una cosa che Francis [Lawrence] voleva era girare in strade reali: non aveva intenzione di trovarsi in uno studio con palazzi finti”.