Il nostro viaggio in compagnia di Hunger Games

La fine delle riprese della saga di Hunger Games ci ha portato inevitabilmente a guardare indietro verso questi anni che ci siamo lasciati alle spalle. Ecco cosa è successo in oltre tre anni!

Era il 2011 quando una giovane attrice del Kentucky di nome Jennifer Lawrence ha preso una decisione per lei molto importante: ha scelto di firmare per la saga di Hunger Games, di impersonare un ruolo, quello di Katniss Everdeen, che avrebbe potuto cambiarle la vita. E così è stato.

Katniss Everdeen si è imposta ben presto come uno dei personaggi simbolo dei nostri tempi, esponendo Jennifer Lawrence a una visibilità impressionante e, anche se ora sembra incredibile pensarlo, alle critiche. Perché erano in molti, in quel lontano 2011, a credere che Jennifer non fosse all’altezza di quel personaggio: c’era chi la riteneva troppo bella, chi poco provata e poco denutrita. Invece, non solo Jennifer è stata in grado di soddisfare le aspettative di tutti i fan, ma le ha addirittura ampliamente superate. Sullo schermo ha dato vita ai turbamenti di Katniss come nessun’altra attrice sarebbe mai riuscita a fare e, fuori dal set, è diventata un modello da seguire per tutte le ragazze del mondo, con la sua solarità, spontaneità e semplicità.
E quel successo che spesso l’ha spaventata, tanto da sentirsi simile a Katniss per tutta l’attenzione ricevuta, è stato uno stimolo per rimanere sempre se stessa in ogni occasione, senza dover mai raggiungere un compromesso e dover rinunciare ad aspetti del suo carattere per il favore dei media.

Insieme a lei, un cast d’eccezione, con alcuni giovani attori molto promettenti, Josh Hutcherson e Liam Hemsworth, e alcune vere e proprie “autorità” del cinema come Woody Harrelson, Elizabeth Banks e Donald Sutherland, per citarne solo alcuni.

Quella casa di produzione da noi poco conosciuta, la Lionsgate, con un budget ridotto, ma tante idee e passione, è riuscita a creare un adattamento fedele del primo capitolo della saga bestseller. Nonostante le critiche di qualcuno, soprattutto legate agli aspetti tecnici e visivi di Hunger Games, il regista Gary Ross, insieme agli immancabili produttori Nina Jacobson e Jon Kilik, ha avuto il grande merito di tenere fede alla sua visione, di realizzare quello che sembrava un progetto dalle poche pretese, ma con un grande cuore.

Senza la spinta di case cinematografiche dai budget illimitati, ha scelto di puntare sul realismo e sulle emozioni, invece che sull’azione, sul sensazionalismo e sull’esasperazione della morte e della violenza. Ha creato qualcosa che sembrava impensabile per un film basato su una storia di questo tipo: ha fatto appassionare a una saga chi ancora non la conosceva, realizzando un immaginario e un universo che è riuscito a colpire in egual misura giovani e adulti.

Con il secondo film, ormai l’attesa era alle stelle. Insieme a essa, la curiosità di vedere un nuovo regista all’opera dopo l’abbandono di Gary Ross e i nuovi attori che si sarebbero aggiunti al cast.
Stessa sorte di Jennifer Lawrence ha colpito anche Sam Claflin, ma nonostante l’enorme pressione che gravava sulle sue spalle, con moltissimi fan che lo vedevano lontano dal personaggio che avevano amato nei libri, è stato all’altezza del compito ed è riuscito a fare breccia anche nei cuori dei lettori più scettici. Con lui, si sono aggiunti al cast Jena Malone, il premio Oscar Philip Seymour Hoffman e altri attori del calibro di Jeffrey Wright. E, in questo caso, il film si è rivelato perfetto, perfetto dal punto di vista visivo, di sceneggiatura e di fedeltà rispetto al libro. Amato dal pubblico e dalla critica, dai fan e dai neo appassionati del genere, ha portato la saga di Hunger Games su un altro livello.

E ora le riprese de Il Canto della Rivolta – Parte 1 e 2, film diretti ancora una volta da Francis Lawrence, si sono concluse. Tutto quello che abbiamo visto di questo film si limita a poche still e a scatti rubati dai set, ma in ogni caso queste poche immagini ci fanno ben sperare. Con nuovi, incredibili e talentuosi attori (tra cui Julianne Moore, Natalie Dormer e Mahershala Ali), nuove location e una storia completamente diversa dalle precedenti, tutto quello che possiamo fare è attenderne l’uscita con la consapevolezza che la nostra saga non poteva essere affidata in mani migliori.

È difficile riassumere a parole cosa hanno significato questi tre anni e mezzo. Per ognuno di noi, hanno avuto un valore diverso, incalcolabile e impossibile da esprimere. Per noi è stata una magica esperienza che abbiamo vissuto in vostra compagnia; in questi anni abbiamo gioito per l’Oscar a Jennifer Lawrence per Il Lato Positivo, detto addio al compianto Philip Seymour Hoffman, atteso insieme l’uscita dei film e ci siamo commossi durante le première.

Questa saga ci ha regalato emozioni. Ci ha regalato lacrime e sorrisi. Ma soprattutto ci ha regalato un messaggio, il più grande che possa mai esistere: la speranza è più forte della paura.

• GUARDA IL NOSTRO VIDEO TRIBUTO A HUNGER GAMES