Sono state rilasciate dalla Lionsgate le note ufficiali relative a Il Canto della Rivolta – Parte 1. Oltre ai dati tecnici, quali membri del cast e durata confermata del film (123 minuti), contengono diversi contenuti interessanti, tra cui alcune interviste al cast e ai produttori. [Attenzione ai possibili spoiler!]
Jennifer Lawrence:
“[Katniss] sembra quasi un personaggio completamente diverso perché è molto provata e si sente vuota. È qualcosa che accade davvero alle persone dopo aver vissuto eventi traumatici come quelli che ha passato lei. L’essenza di Katniss è rimasta la stessa, ma ora lei si sente spaesata sia nel Distretto 13 sia interiormente ed emotivamente. Inizia gli spot sentendosi una pedina, dal momento che la Ghiandaia Imitatrice è solo un simbolo al quale non si sente connessa. L’intera idea della propaganda è quella di infiammare le persone, per unirle insieme – quindi all’inizio Katniss finge di essere qualcosa che non è e non funziona. È solo quando vede il prezzo di vite umane nel Distretto 8 che la vera scintilla prende vita. Più vede e più diventa una battaglia personale per lei”.
Josh Hutcherson:
“Il percorso che il personaggio di Peeta intraprende è davvero oscuro e intenso. Ora che [Katniss] sa che è vivo, vede le condizioni in cui si trova e sente le sue parole, non sa se è ancora il ragazzo buono che ha conosciuto oppure se è completamente cambiato e crede davvero nelle parole che dice a favore di Capitol City”.
Liam Hemsworth:
“Gale ha raggiunto un momento critico. Ne ha abbastanza degli abusi continui della capitale e non ha paura di opporsi ad essa. Si sente pronto per andare in guerra, indipendentemente dai costi, per provare a sconfiggere Capitol City. Sa che devono diffondere la notizia che la Ghiandaia Imitatrice è viva e che solo lei può riunire le persone per ribellarsi contro Capitol City”.
Woody Harrelson:
“Il compito di Haymitch è sempre stato quello di staccarsi emotivamente dalle persone alle quali faceva da mentore. Vede chiaramente quanto si è affezionato a Katniss e Peeta, e si rende conto che sono diventati una sorta di famiglia per lui, in senso letterale. Haymitch sente la necessità di continuare a guidare Katniss verso quello che lui crede sia il suo destino, indipendentemente da quanto sia difficile vederla mentalmente tormentata. È lui a suggerire di metterla realmente in situazioni di pericolo durante i pass-pro, sapendo come lei riesca ad ispirare gli altri attraverso le sue reazioni reali. Sa esattamente come mostrare al mondo il meglio di Katniss”.
Julianne Moore:
“Quello che mi ha colpito dei libri è come la Collins sia riuscita a scrivere una storia che ha così tanti elementi reali e così tante cose da raccontare sugli esseri umani, su come ci relazioniamo con gli altri e su cosa vuol dire battersi per i propri diritti. Sono rimasta attratta dal personaggio della Coin perchè ero davvero interessata alla sua evoluzione come leader”.
Elizabeth Banks:
“Ero così lusingata che le persone apprezzassero [Effie] così tanto. Effie è veramente un pesce fuor d’acqua nel Distretto 13, senza tutti gli agi della capitale. Ma naturalmente deve essere favolosa in qualsiasi luogo, così applica il suo stile al Distretto 13 e si diverte un po’. A modo suo, Effie si ribella contro l’intransigenza del Distretto 13 mostrando la sua unicità. È importante per lei ed è un tema importante anche per il film, perché mostra che gli abitanti di Capitol City non sono tutti cattivi. Effie può disprezzare il Distretto 13, ma è anche grata di essere lì, piuttosto che subire l’ira del Presidente Snow”.
Jeffrey Wright:
“Dovete proprio vedere Beetee in azione, a lavorare in questo laboratorio progettando sistemi e armi e tentando di penetrare nelle comunicazioni delle capitale. Ha un ruolo davvero cruciale nell’avanzamento della ribellione. È profondamente indignato per le condizioni dei vari Distretti, ma – come Katniss – si sforza per non diventare quello contro cui sta combattendo”.
Donald Sutherland:
“Katniss non ha mai voluto una guerra, tuttavia è proprio quello che il suo personaggio scatena. Snow capisce gli effetti che questo avrà su di lei, così come sa che può controllarla attraverso Peeta.”
Natalie Dormer:
“Quando Cressida inizia a girare i pass-pro, ha un’idea piuttosto cinica di quello che sta cercando di creare – vuole solamente incollare il simbolo della Ghiandaia Imitatrice su Katniss. Più tempo passa con lei e la storia si sviluppa, più Cressida iniziare a credere veramente in Katniss come l’icona che può riunire le persone oppresse”.
Francis Lawrence:
“Emotivamente, Katniss è una straniera in una terra straniera quando la storia ha inizio. È qui che realizza che non può rimanere ferma a fare nulla. Ci sono stati troppi sotterfugi e ora le persone che Katniss ama sono in pericolo. Farà qualsiasi cosa per portarle al sicuro. Le aspettative sono sempre state alte con Hunger Games, ma adesso si apre un intero mondo. I Giochi in sè non ci sono più, ma minacce e oppressioni ora invadono tutta Panem. Questo capitolo ci dà la possibilità di mostrare nuovi ambienti e splendide scene d’azione. È un film enorme!”.
Nina Jacobson:
“Quando Katniss va nel Distretto 8 e dice ‘Se noi bruciamo voi bruciate con noi‘ per la prima volta vede l’effetto che può avere sulle persone. Questi momenti – in cui Katniss capisce cosa e chi è davvero – mi mettono letteralmente i brividi. È una storia molto intensa e potente e le emozioni mostrate sullo schermo sono sorprendentemente profonde. Ti tocca delle corde che non ti aspetteresti. È provocatorio, riflessivo e, negli ultimi minuti, la strada che prende è scioccante”.
Jon Kilk:
“Non c’è nulla in questo film che avete già visto di Panem. Sarete immersi nel Distretto 13 – un luogo che dall’esterno nessuno ha visto, un luogo che nessuno si aspetta, un luogo che nessuno, eccetto Capitol City, immagina neppure esistere. È un nuovo viaggio per il pubblico. Siamo passati attraverso giungle e calamità nei Giochi per andare poi a vivere sottoterra. Le situazioni sono ancora più intense [dei precedenti film] e mettono una pressione ancora maggiore sui personaggi”.
Passando ai titoli di coda, che si apriranno con le note di Yellow Flicker Beat e continueranno con L’Albero degli Impiccati, è possibile che ci aspetti qualche sorpresa alla fine di essi… Forse la nuova trasformazione del logo in vista di Hunger Games: Il Canto della Rivolta – Parte 2 o magari un’anticipazione del prossimo film?
Il film, che ricordiamo durerà 123 minuti, sarà dedicato all’interprete di Plutarch Heavensbee, il compianto Philip Seymour Hoffman.
Se volete scoprire di più sul film, sui nuovi personaggi, sui costumi o sulla musica, qui potete trovare e scaricare il file completo con tutte le note di produzione.
Sono stupendi, sono convinta che piangerò tantissimo per questi filmil❤️❤️❤️
Oddiooo! Questi 11 giorni sembrano un’infinità ora!
Sono ancora più impaziente adesso! *^*
p.s. come KaTris, verserò lacrime a fiotti, ne sono sicura