In questi ultimi giorni che ci separano dall’uscita del romanzo prequel di Hunger Games, Entertainment Weekly ha ripercorso i momenti più significativi della trilogia originale insieme all’editore David Levithan, rivelando informazioni e dettagli di cui non eravamo a conoscenza. Tra questi, scopriamo che la morte di un personaggio era già stata pianificata dall’autrice fin dall’inizio.
Nonostante siano passati 10 anni dalla pubblicazione de Il Canto della Rivolta, il romanzo fa ancora parlare di sé. In particolare, c’è un momento che ha diviso il fandom a metà: la morte di Prim. C’è chi lo ha considerato un finale troppo amaro, chi invece ha reputato questa scelta necessaria per trasmettere con maggiore forza l’orrore e l’inutilità della guerra.
Qualunque sia la vostra opinione, dovete sapere che Suzanne Collins aveva previsto la morte della sorella di Katniss fin dal principio.
Scopriamo qualcosa di più attraverso le parole dell’editore:
Quando ho finito di leggere Mockingjay ero devastato. L’idea che sua sorella, la ragione per cui Katniss ha dato il via al tutto, muoia comunque a causa della guerra? Mi ha distrutto. Si ricollega a Rue e a quello che ho pensato con il primo libro, ma a un livello esponenziale: la futilità della guerra e come non ci siano lieti fine dopo di essa. Ci sono sempre dei sacrifici, e ciò che hai cercato di salvare è spesso quello che perdi.
Avrei dovuto immaginare che la storia portasse alla sua morte. Ma non ci ho pensato fino a quando non l’ho letto. Una delle prime domande che ho posto [a Suzanne Collins] è stata: “Hai sempre saputo che [Prim] sarebbe morta?” E lei: “Oh sì, certo, è questo il punto di tutta la storia”. Era un punto fermo nella sua mente, ma noi del team editoriale non sapevamo come si sarebbe conclusa la storia fino a quando non abbiamo letto il terzo libro”.
Anche voi siete rimasti colpiti da questa scelta?
E tornando a riaprire il dibattito: come reputate questo finale?