Oltre a essere ricca di riferimenti mitologici e simbolici, la saga di Hunger Games contiene al suo interno tutta una serie di allusioni e riferimenti linguistici davvero interessanti. Ecco i più significativi:
PANEM
Nonostante la nazione di Panem sia situata in quello che un tempo era il Nord America, la parola Panem non è una parola inglese. Deriva, infatti, dall’espressione latina ‘Panem et Circenses’ (maggiori approfondimenti qui). Panem è il termine latino per ‘pane’, pane che tradotto in francese moderno diventa pain, e tornando all’inglese pain significa dolore. Coincidenze?
HUNGER
Il nome dei Giochi assume multiple interpretazioni: letteralmente è la fame, intesa come bisogno di cibo e la strenua ricerca di esso da parte degli abitanti dei Distretti più poveri, come Katniss, ma potrebbe anche indicare la fame dei cittadini di Capitol City per l’intrattenimento o il bisogno dei partecipanti ai Giochi di sopravvivere ad ogni costo.
TRIBUTI
I ragazzi mandati agli Hunger Games sono chiamati tributi. La scelta del nome rievoca il Mito di Teseo e il Minotauro, ma anche un tipo pagamento dovuto dai cittadini verso il governo e il conseguente esercizio di potere da parte di un ente sovrano. Ma usando la parola tributo per descrivere le persone offerte in pagamento a Capitol City, si vuole anche sottolineare la perdita di identità e umanità delle stesse, la completa spersonalizzazione di chi viene mandato a gareggiare nei Giochi, trattato al pari di cose, di denaro.
I DISTRETTI
Un’altra interessante scelta linguistica sono i nomi associati ai Distretti. Identificando i Distretti semplicemente attraverso i numeri, dall’1 al 13, ancora una volta l’intento è quello di far perdere a essi e ai loro cittadini ogni tipo di personalizzazione e individualità, mostrando la loro subordinazione al regime di Capitol City. Gli unici tratti distintivi dei Distretti sono racchiusi in quello che producono, ad esempio, il pesce per il Distretto 4, il legno per il 7 o il carbone per il Distretto 12. Inoltre, un’altra caratteristica che li contraddistingue sono le tradizioni culturali e culinarie, come i vari tipi di cerimonie per il matrimonio o il modo di cucinare il pane.
LA MIETITURA
La mietitura (in inglese Reaping, da reap – raccogliere, mietere), l’occasione in cui vengono estratti i tributi annuali degli Hunger Games, ha un chiaro riferimento al processo di raccolta delle colture. Pensando all’azione stessa della mietitura, l’attrezzo usato per questo scopo è la falce, non a caso simbolo da sempre associato alla morte. Per fare un esempio, il Tristo Mietitore (Grim reaper), la personalizzazione allegorica della morte, è appunto armato di falce. Il destino inesorabile che grava sui tributi scelti è, dunque, presente in ogni momento della Mietitura e anche nella parola stessa.
MOCKINGJAY
Mockingjay, la ghiandaia imitatrice simbolo della ribellione, è un uccello creato dall’immaginazione di Suzanne Collins. In realtà, in natura esiste il Mockingbird, il mimo o tordo americano, un particolare tipo di volatile che imita il verso e i suoni di altri animali e uccelli, proprio come fa la ghiandaia imitatrice. La ghiandaia chiaccherona, invece, l’uccello geneticamente modificato per spiare e riportare le conversazioni dei dissidenti dei Distretti alla capitale, in inglese è la parola Jabberjay, unione di jabber, verbo che significa chiacchierare, e jay ghiandaia.
AVOX
Un altro vocabolo inventato da Suzanne Collins è avox, termine usato per indicare quelle persone a cui è stata asportata la lingua e che sono diventati dei servi al servizio di Capitol City, in modo da essere puniti per i crimini commessi. La scelta di questa parola è molto semplice: la a è una a privativa, un prefisso di origine greca che significa senza, mentre vox è la parola latina per voce. Da qui la traduzione italiana in senza-voce.
I NOMI
Suzanne Collins usa i nomi dei suoi personaggi per differenziare i loro status e appartenenza sociale e culturale. I nomi degli abitanti dei distretti hanno spesso origini pastorali, basti pensare a Primrose (Primula) e Rue (Ruta) che ricordano i nomi di piante o sono in qualche modo legati all’agricoltura e ai prodotti della terra, come Thresh, il tributo del Distretto 11, il cui nome significa trebbiare. Tutti distretti in cui il compito degli abitanti è di rifornire di cibo e materie prime la capitale.
Il nome Katniss, inoltre, ha un suono forte e il suono ‘niss’ finale è sibilante e richiama quasi un rumore felino, rappresentativo della sua fierezza e forza e della sua natura di cacciatrice.
In netto contrasto con i nomi dei Distretti, ci sono i nomi dei cittadini di Capitol City, nomi antichi che rievocano l’antica Roma o, alcuni casi, l’antica Grecia. Da notare anche che i nomi dei tributi del Distretto 2, Cato, Brutus, Enobaria, seguono la convenzione della capitale, proprio come nell’Impero Romano i nobili davano ai loro figli nomi di personaggi importanti per ingraziarsi il governo.
Per un approfondimento completo sull’etimologia dei nomi dei personaggi vi invitiamo a leggere la nostra sezione dedicata.
Si ringrazia Blog Oxford Dictionaries per alcune delle informazioni riportate.